Pisello Centogiorni, Prodotto Tradizionale della Campania

Terzo appuntamento, terzo ingrediente della cucina campana, nonchè Presidio Slowfood è il Pisello Centogiorni.

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I piselli,  Fabaceae della specie Pisum sativum, sono legumi verdi, tondeggianti e piccoli, racchiusi in un baccello dello stesso colore. Ne esistono molteplici assortimenti, ma la varietà che ci riguarda da vicino è quella del Pisello Centogiorni. Coltivato nell’areale Vesuviano, si fregia di questo nomignolo perché cento sono proprio i giorni che intercorrono tra l’atto della semina e quello della raccolta. Da poco è stato istituito Presidio Slow Food poiché il legame storico di questa coltura con il territorio vesuviano è viscerale: i piselli, infatti, sono fra i legumi coltivati e consumati da più tempo dall’uomo sin dal Medioevo.

Napoli, il Vesuvio, ed un pisello da favola

Napoli, città magica ed incantata, ha accolto ed ispirato tanti tra artisti e poeti. Nel 1834  lo scrittore danese Hans Christian Andersen arrivò a Napoli, ipnotizzato dal Vesuvio, subito se ne innamorò, ed è stato proprio in quegli anni che il capoluogo partenopeo ha rappresentato per lui il seme che ha dato vita alla pianta della fantasia, infatti, si narra che proprio in questo periodo scrisse un ciclo di grandi fiabe, tra cui anche quella della Principessa sul Pisello.  Egli dichiarò di aver ascoltato questa storia da fanciullo e di averla poi rielaborata, ma pare che da alcuni studi effettuati non risulta alcun racconto simile nella cultura danese.

Ma come è possibile? Semplice! Non ci resta da pensare che questa sia una delle tante vicende realmente accadute nei fastosi Castelli Ottocenteschi Napoletani appartenenti alle prestigiose famiglie nobili Partenopee!

Ricette e Abbinamenti con il Pisello Centogiorni

Ricette Campane per intolleranti: Tubetti ai Piselli Centogiorni con granella di pancetta

Pasta e piselli ricetta: Ingredienti per 2 persone

  • Carta da forno
  • 1/2 cipolla
  • 3 cucchiai di Olio evo
  • Pepe q.b.
  • 3 foglie di alloro
  • 80 gr di pancetta o prosciutto crudo (circa 2 fette)
  • 300 gr di piselli centogiorni freschi
  • 180 gr di ditali (possono essere sostituiti con pasta per celiaci e/o nefropatici)

Preparazione

  • Lavare, asciugare e sminuzzare le foglie di alloro e tagliare la cipolla a dadini.
  • Mettere l’olio in una padella antiaderente e fate rosolare la cipolla e l’alloro per circa 3 minuti.
  • Aggiungere i piselli centogiorni freschi e lasciare cuocere per circa 10 min con un bicchiere acqua calda.
  • Aggiustare di sale e pepe a proprio gusto.
  • Predisporre la pentola con abbondante acqua che servirà per cuocere la pasta.
  • Contestualmente preparare la granella di pancetta, sistemando le fette su una teglia rivestita di carta da forno, coprirle con altra carta ed un peso sistemato sopra (può andare bene una piccola teglia che riesca a ricoprire tutta la superficie della pancetta).
  • Infornare a 200°C per 7 – 10 minuti affinchè non risulti ben cotto e di colore dorato, dopodichè tamponare con carta assorbente per eliminare il grasso sciolto, raffreddare e sbriciolare.
  • Quando l’acqua raggiunge il bollore, calare la pasta.
  • Raggiunta la cottura, scolare la pasta e saltare in  padella con i piselli centogiorni.
  • Impiattare e spolverare con granella di pacetta.

Vini Campani: abbinamenti con il Pisello Centogiorni

Per i Tubetti ai Piselli Centogiorni con granella di pancetta abbiamo pensato ad un abbinamento con un’eccellenza del nostro territorio: VESUVIO BIANCO DOC con 80% di Caprettone, un vitigno che ha ereditato questo nomignolo perché la forma del suo grappolo è simile alla barbetta della capra. Allevato esclusivamente nei comuni posti alle pendici del Vesuvio, rappresenta il vitigno principe della DOC.  Servito ad una temperatura di circa 8°C, si presenta di colore giallo paglierino carico, al naso prevalente la nota erbacea e floreale, esplode in bocca morbido ed equilibrato. E’ un vino versatile adatto anche come aperitivo. L’alternativa analcolica di marzo è un decotto di alloro, che possiede proprietà antisettiche e calmanti, soprattutto per quanto riguarda il mal di stomaco. Servito con ghiaccio, è addizionato di qualche goccia di genziana per aggiungere alla bevanda un tono amaricante.

Buon appetito!

Fortuna Nuzzo