Lo Chef Pietro Leonetti de Il Frantoio Ducale rinnova e implementa la sua già nutrita proposta gastronomica allineandosi alla nuova stagione entrante.

L’autunno è, per antonomasia, il periodo dell’anno in cui la cucina rurale dello Chef Leonetti raggiunge la sua massima espressione identitaria. Zucca, porcini, tartufi, mele annurche, cicoria, castagne, carciofi, broccoli e il locale fagiolo quarantino, onorano la tavola con i loro sapori ristoratori e corroboranti.

Tra le nuove entrée del menu troviamo una stuzzicante insalatina di rinforzo con baccalà affumicato, tre tipi di cavolo, pomodoro secco, olive. A seguire, in combinazione, tocchetti di baccalà cotti in tempura e affiancati ai friarielli classici.

Le novità per quanto riguarda i primi piatti sono due, e sono gustosissime: mezzanelli con ragù di agnello e fonduta di pecorino, e spaghettoni di pasta fresca con broccoli, pomodori secchi a listarelle e baccalà.

Anche per quanto riguarda i dolci c’è una bella novità, che affianca il classico crumble di mele annurche storico del ristorante: un sablé con flan di ricotta, scorzette di arancia e fettine di marroni canditi.

sablé con flan di ricotta, scorzette di arancia e fettine di marroni canditi

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Ristorante tradizionale a Caserta

Il Frantoio Ducale è il ristorante di cucina tipica dello Chef Pietro Leonetti, collocato all’interno dello storico Palazzo Ducale di Castel Morrone, in provincia di Caserta.

Pietro Leonetti, morronese doc, proviene da un’antica famiglia di macellai. Dopo la prima scuola di vita e di cucina fatta nel ristorante del nonno “Zì Pietro”, dove apprende le tradizioni della cucina rurale del casertano, completa il suo bagaglio culturale studiando e compiendo alcune esperienze. In particolare quella formativa nel ristorante “Il Buco” di Sorrento, e quella di affiancamento con lo Chef Nino Di Costanzo.
Approfondimenti che gli hanno permesso di apportare personalizzazioni all’offerta del suo locale, in una proposta che fa della territorialità e della stagionalità dei prodotti il suo punto di forza.

spaghettoni con baccalà

Una cucina ricca di ricordi del passato, che onora i sapori della campagna in una località, Castel Morrone, storicamente simbolo di appartenenza e di grande significato per i casertani. Fin dai tempi più remoti infatti, il luogo era riconosciuto come punto di riferimento non distante dalla città dove andare a fare scampagnate in famiglia, e dove rilassarsi nei ristoranti locali con le pietanze più gustose e tradizionali.
Un’abitudine che è andata via via scemando, in quanto salvo qualche lungimirante imprenditore, nel tempo in pochi hanno saputo attualizzare il tenore dell’ospitalità, in generale sempre più obsoleto.

Questo fenomeno però non ha intaccato la passione e il desiderio di adeguamento di Pietro Leonetti, il quale si è rimboccato le maniche e ha saputo veicolare il grande bagaglio culturale e culinario ereditato dalla famiglia nella sua cucina, al Frantoio Ducale.

Nella proposta dello Chef Pietro Leonetti la celebrazione delle tipicità del territorio

Specialità locali come il fagiolo quarantino donano armonia e cremosità alla pasta mista, mentre le tagliatelle, così come le caramelle e i tortelli ripieni fatti in casa, sposano i profumi e i sapori dell’orto, tra cui la zucca, i porcini, il tartufo, i carciofi. La pasta e patate con provola e tartufo non manca mai, così come l’ampia offerta di formaggi, vini e carni pregiate. A completare il viaggio nel gusto, ancora delizie dell’orto, come broccoli, melanzane, fiori di zucca, cicoria, olive locali e asparagi selvatici.

L’amore per la terra al Frantoio Ducale è uno stile di vita, tanto che Pietro Leonetti e consorte curano personalmente anche il proprio orto. “A chi nasce e vive in campagna viene spontaneo ritagliarsi uno spazio per coltivare e attingere primizie da impiegare in cucina, non riesci a farne a meno”, racconta Pietro.

Per gli amanti della carne una serie di chicche tutte da gustare: i bocconcini fritti di coniglio al finocchietto selvatico, l’agnello Lauticada del Matese, laccato con patate o in costine ai ferri, il maialino grigio a lenta cottura, e poi la Scottona Marchigiana proveniente dal beneventano, declinata in tagliata, costata e T-Bone.

Il piatto di carne identitario è lo stracotto di pecora, dal sapore intenso e deciso, disponibile solo in due periodi dell’anno.

Non mancano inoltre le proposte di pesce, come il polpo oppure il baccalà in tempura, il filetto sempre di baccalà ma fritto con i broccoli, oppure baccalà come primo piatto abbinato agli spaghettoni.

La carta dei vini comprende un’ampia selezione di etichette campane e bottiglie nazionali pregiate. Altri piatti da non perdere sono la gustosa e confortevole zuppa di porcini e castagne, la parmigiana di melanzane, e il crumble caldo di mele annurche con crema pasticcera.

Pietro e Silvia, una storia d’amore nata con Il Frantoio Ducale

Nasce la sera dell’inaugurazione del ristorante il Frantoio Ducale, nel 2003, la storia d’amore tra Pietro e Silvia. Si conoscono, e dopo poco tempo lei inizia ad andare al ristorante per dare una mano in cucina, e per poter passare più tempo insieme a lui. Passano due anni prima che si arrivi alle nozze, ma nel frattempo lei si avvicina all’arte dei fornelli, rubandone pian piano trucchi e segreti, per poi diventare anch’ella protagonista al fianco del marito.
Oggi i piatti e i menu degustazione vengono studiati e messi a punto insieme, uno su tutti è la pasta e patate con la provola, piatto tradizionale entrato in menu con l’aggiunta del tartufo.

I piatti della memoria che (forse) nessuno vuole più

Trippa, lingua, milza, fegato, diaframma, animelle, interiora. Le frattaglie, un argomento ostico, ma che mostra il carattere e la vera identità di un ristorante. Associate alla cucina povera, in passato venivano considerate parti di scarto, che finivano sulla tavola di chi non poteva permettersi di meglio, oppure, ed è il caso di Pietro Leonetti, sulla tavola di chi di carne ne capisce davvero.

Negli anni abbiamo assistito alla progressiva sparizione di queste voci dai menu, salvo poi vederle tornare nelle proposte di grandi chef.
Il Frantoio Ducale propone trippa e soffritto, proprio come si facevano una volta. “Abbiamo una grande cultura sulle carni e sulle interiora, parti speciali che la gente non vuole più. La trippa in particolare, fa parte dei sapori della memoria, quelle “parti nobili” dell’animale che la famiglia destinava a noi bambini, ma che anche gli adulti mangiavano con gusto” – aggiunge lo chef.

Il Palazzo Ducale e il Frantoio Ducale di Castel Morrone

Il Palazzo Ducale di Castel Morrone si trova nella frazione di Casale, fu fatto costruire nella prima metà del 1300 dalla famiglia De Capua, poi è stato ingrandito e modificato dal Duca De Mauro nella seconda metà del 1600. La proprietà in seguito è passata ai Duchi Capecelatro.
Oggi l’edificio è in parte di proprietà comunale ed in parte privata. La porzione a nord è della famiglia Leonetti, che acquistò la parte del palazzo quando era in piena rovina. La famiglia ne ha ristrutturato il piano terra e la zona antistante, dove oggi risiede il ristorante Il Frantoio Ducale. L’intera struttura ha un’alta rilevanza storica e monumentale, tanto da essere vincolata dal Ministero ai Beni Culturali.

Tra i progetti per il futuro, il restyling del giardino che ospiterà un nuovo barbecue, e un b&b con una piccola spa privata, che sarà in tema con il palazzo e il frantoio.

Il Frantoio Ducale
Via Altieri, 50 – Castel Morrone (Caserta)
Ampi spazi per eventi, aperto tutti i giorni a pranzo e cena.
Chiuso la domenica sera e il martedì.
Telefono: 0823399167

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Valeria D'Esposito