Avere la meraviglia sotto gli occhi e non averne conoscenza o non saperla apprezzare è un delitto che commettiamo più frequentemente di quanto pensiamo, UNESCO festival experience mette in rete 5 regioni Italiane e i loro 14 siti Unesco, affinché i patrimoni del Sud possano simbolicamente abbracciarsi. Un progetto ambizioso quello elaborato dall’Associazione Province UNESCO Sud Italia per promuovere i siti Unesco del Sud, e l’ambizione a nostro avviso porta sempre lontano.

UNESCO festival Experience Campania, la tappa di San Leucio

Siamo stati chiamati a raccontare questa iniziativa come inviati dell’Associazione Italiana Travel Blogger (AITB) per parlarvi di quella bellezza che abbiamo così a portata di mano da finire talvolta per dimenticarcene, e l’abbiamo fatto attraverso i canali social di Visit Campania, sicuri che attraverso un tweet o una Instagram story si possano raccontare paesaggi, storie e siti archeologici con un linguaggio nuovo ed efficace.

Il nostro UNESCO festival experience ha avuto inizio da Caserta, dove abbiamo scelto di visitare un sito Unesco spesso tralasciato dai milioni di visitatori che ogni anno raggiungono la spettacolare Reggia di Caserta, ll Complesso Monumentale del Belvedere di San Leucio costituito nel 1778, come colonia che accogliesse i lavoratori delle seterie borboniche.

Il complesso monumentale di San Leucio non è semplicemente bellissimo ma anche visionario, perché Re Ferdinando era un re utopista e illuminato che concesse parità ad uomini e donne ben prima che le stesse ottenessero il diritto al voto, istituendo persino il diritto alle pensioni di anzianità.
Si tratta di una colonia nata per ospitare i lavoratori delle seterie reali, i quali avevano diritto anche ad una abitazione e all’istruzione gratuita per i propri familiari. Difatti proprio qui il re Ferdinando istituì la prima scuola dell’obbligo d’Italia femminile e maschile che includeva discipline professionali.
Gli antichi macchinari delle seterie sono ancora funzionanti, e potreste avere la fortuna di trovare alcune delle poche operaie che conoscono ancora l’arte della tessitura della seta a lavoro durante la vostra visita.
Sarete affascinati, nel visitare l’opificio, dove i fili di seta, e le stoffe con il disegno tipico si San Leucio fanno bella mostra di sé, e rappresentano ancora oggi uno dei migliori esempi di archeologia industriale.
Di grande impatto al piano terra, l’esatta ricostruzione di due grandi torcitoi che una volta erano mossi da macchine idrauliche, oggi dotati di motori.
Dopo la visita alla fabbrica serica potrete visitare gli appartamenti reali, meno opulenti forse di quelli della Reggia di Caserta ma di grandissimo impatto emotivo.

Le stanze dei bambini, che si dice abbiano contribuito a cucire i vestiti dei pastori dello spettacolare presepe della Reggia di Caserta, l’appartamento di Re Ferdinando, con la straordinaria vista panoramica, ed infine gli spettacolari bagni della Regina Maria Carolina, fatti costruire per trattenerla a San Leucio donandole un area di relax mai vista prima di allora. Nonostante ciò, si narra che la regina non li abbia mai utilizzati, preferendo soggiornare a Napoli.
Ed infine i giardini all’italiana: 5 terrazzamenti collegati da apposite scalette. All’interno sono presenti delle fontane intorno alle quali sono posti alberi da frutta.
Vi sorprenderà sapere che le abitazioni coloniche furono progettate tenendo presente tutte le regole urbanistiche dell’epoca, che furono dotate di acqua corrente e servizi igienici, e che sono tutt’oggi abitate.
Riteniamo straordinario che questa antica colonia sia ancora pulsante della vita degli abitanti del luogo, e questo rende ancora più sorprendente e avanguardistica la visione di Re Ferdinando.

UNESCO festival Experience Campania, la tappa di Amalfi

Il nostro UNESCO festival experience è poi proseguito facendo rotta su Amalfi, perla del mediterraneo e Patrimonio paesaggistico dell’umanità.
Immaginavate che anche un paesaggio, una costa frastagliata, un mare dalle mille sfumature di verde possano costituire un valore da tutelare, quale esempio spettacolare del paesaggio mediterraneo?
L’area del sito Unesco comprende dodici comuni e le loro radici storico-artistiche. Dalle ville romane di Minori e Positano del I secolo d.C., all’architettura medievale; dalle lavorazioni orafe a quelle ceramiche; dalle cupole maiolicate ai giardini di limoni.

Tutto questo è stato ritenuto da Unesco Patrimonio dell’umanità.

Abbiamo percorso le stradine di Amalfi lasciandoci inebriare dal profumo di limoni, dalla maestosità del suo Duomo le cui colonne e capitelli sono ancora originari di edifici romani, e dalle specialità enogastronomiche che qui vengono prodotte. Limoncello in primis, il tipico liquore prodotto con zest di limoni, e i taralli dolci ricoperti di glassa di zucchero.
La vostra visita alla cittadina così come la nostra non potrà che avere inizio dal monumentale Duomo di Amalfi.

La Cattedrale di Amalfi è un complesso architettonico che comprende due basiliche comunicanti, una cripta inferiore, la scala che conduce all’atrio di ingresso, il campanile e il Chiostro del Paradiso.
Della costruzione originaria sono da ammirare le colonne e i capitelli che sono stati recuperati dagli edifici romani e trasportati via mare da paesi lontani.
Proseguirete il vostro cammino lasciandovi trasportare da un profumo, magari quello di un fritto di pesce freschissimo, contenuto in uno dei famosi “cuoppi” di carta in modo da poter essere mangiato mentre si passeggia fino al mare.
D’obbligo per chi arriva in Costiera Amalfitana da aprile ad ottobre portare con sé un costume da bagno, per potersi tuffare in quel mare verde smeraldo che è una delle ragioni per cui la Costiera è stata ritenuta patrimonio dell’umanità. La spiaggia grande di Amalfi è sicuramente tra le più vivaci della Costiera Amalfitana e di facile accesso.

Ma c’è un’altra storia che noi di Visit Campania vogliamo raccontarvi, ed è una leggenda che abbiamo conosciuto proprio grazie all’ UNESCO festival experience, quella del Mito di Amalfi, messo in scena nei locali dell’arsenale di Amalfi, e che ci ha regalato grandi suggestioni attraverso la danza e la recitazione.

UNESCO Festival Experience Campania: il Mito della nascita di Amalfi diretto da Gaetano Stella

Una leggenda epica narra che Amalfi sia nata dall’amore tra Ercole ed una giovane ninfa.
La prematura morte della giovanissima ninfa Amalfi avrebbe gettato Ercole nello sconforto, incoraggiandolo a cercare un luogo per depositare le sue spoglie che fosse pari alla sua infinita bellezza.
Sinuosa come una ninfa è Amalfi, luogo della sepoltura dell’amata di Ercole, dotata di una straordinaria bellezza naturale.
Questa struggente storia è diventata il tema di questo spettacolo moderno e trascinante. Ancora una volta utilizzando un linguaggio moderno si è narrata una storia antica come il mondo. Se avevate ancora bisogno di un alibi per visitare Amalfi rintracciatelo sulla scia di questo mito dunque, che saprà incantarvi.

Sono ancora molte le tappe dell’#UNESCOfestivalexperience che aspettano noi tutti, Sardegna, Sicilia e Basilicata sapranno stupirci con le loro meraviglie e sapranno abbracciarsi per darsi vicendevole forza attraverso la loro bellezza patrimonio dell’umanità.

Valeria D'Esposito