Andare da Gennaro Amitrano a Capri è come tornare nella bella casa di vecchi amici, e provare il piacere di ritrovarsi dopo po’ di tempo.

Ambiente accogliente, niente orpelli, niente spazio al superfluo, tanti sorrisi. Qui tutto è semplice, a ricordarci che siamo su una terrazza speciale, e che a parlare è l’affaccio sul mare e il pensiero che solo qualche metro più giù ci si può tuffare, nuotare e godersi le acque cristalline di Marina Piccola.

Gennaro Amitrano e Marianna Vertecchi

Una terrazza dall’atmosfera calda e confortevole. Quaranta i posti che accolgono la clientela con un’offerta rivolta a chi, da amante del bien vivre, vive l’isola tra mare, divertimento, buon mangiare e buon bere.

La novità del 2020 inoltre si chiama Forty Forty. Un menu al costo speciale di 40€ destinato a chi non ha ancora compiuto 40 anni, e che sarà disponibile a partire da lunedì 6 luglio, sia per pranzo che per cena.
Un’idea che nasce dalla volontà di dare la possibilità a tutti di poter gustare la cucina di Gennaro Amitrano. Tre le portate, ovvero un antipasto, un primo e un dessert, che cambiano a seconda della disponibilità del mercato giornaliero, e delle materie prime su cui ricade la scelta dello chef.

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La degustazione

Gennaro Amitrano e il suo staff ci accoglie con delle ottime entrée, fantasiose e stuzzicanti.
Una serie di sfizi fritti annuncia il viaggio nel gusto che si sta per intraprendere: sfoglia con ragù di chianina e limone, polpette di melanzane, pizza fritta con lardo di Colonnata, chips di patate al limone e pepe, panzarotto di gamberi

sfizi fritti

Poi si salpa e ci si inoltra nel pieno dell’avventura culinaria, iniziando con un gazpacho di cantalupo con prosciutto crudo croccante, che io definirei l’essenza dell’estate nel piatto, per gusto e freschezza.

A seguire un gambero rosso con salsa di carbonara, guanciale croccante, pesche e asparagi.
Un piatto dai contrasti calibrati, quasi una danza dove ogni elemento fa la sua parte senza sopraffare la personalità dell’ingrediente principe.

Gambero con salsa di carbonara, guanciale croccante, pesche e asparagi

Poi la Parmigiana 2.0.
Delicata, cremosa e dal gusto inconfondibile. I componenti tradizionali ci sono tutti e non mancano di farsi apprezzare al palato.

parmigiana 2.0

Cappellacci cacio, pepe e pere.
Questa è un’altra delle proposte che ho gradito particolarmente, per la consistenza leggera della sfoglia e per il matrimonio con la dolcezza della pera. Un ensemble che incontra appieno i miei gusti.

Spaghetti al riccio con aglio, olio, peperoncino e cacao.
Un concentrato di sensazioni. Si viaggia letteralmente tra il sapore di mare del riccio, il piccante accennato del peperoncino e la nota finale del cacao. Il riccio di mare anche qui non viene messo in secondo piano dagli antagonisti, ma domina la scena mantenendo il suo ruolo di attore principale.

spaghetti al riccio, peperoncino e cacao

Rombo al nero alla luciana.
Gennaro Amitrano si diverte a creare sfumature e consistenze combinando in una sola portata liquido, solido, morbido e crunchy. E il risultato è sorprendente, ricco e sontuoso.

Cannolo con ricotta di bufala e spinaci.
Non avrei mai immaginato di poter assaporare un dolce che per quanto mi riguarda potrebbe tranquillamente fare anche da entrèe. Cialda croccante, spinaci delicati, ricotta di bufala leggera e piacevole come una mousse, dolce al palato senza risultare stucchevole. Anche qui, l’amore per i contrasti è rispettato.

La carta dei vini, realizzata in collaborazione con Il Garage del Vino, annovera circa 60 referenze in prevalenza biodinamiche, che spaziano tra l’Italia e la Francia.
I vini che hanno accompagnato le pietanze della degustazione:
“Devon” Greco di Tufo DOCG Antonio Caggiano
“Béchar” Fiano di Avellino DOCG Antonio Caggiano
Grayasusi Val di Neto IGT Ceraudo
Domaine de la Casa Blanca Banyuls Roudoulère 2017

La degustazione a cui ho preso parte si è tenuta il 2 luglio 2020 e ha coinvolto un piccolo gruppo di giornalisti e blogger.

Chi è Gennaro Amitrano

Gennaro Amitrano, trentatreenne originario di Massa Lubrense, ha alle spalle una lunga esperienza fatta con maestri come Gianfranco Vissani e Alain Ducasse al Louis XV di Montecarlo, Antonio Mellino al Quattro Passi di Nerano, e Oliver Glowig de L’Olivo del Capri Palace.
Dopo aver lasciato definitivamente il locale sulle scale della Piazzetta, ha deciso di concentrare la propria attività nel Ristorante Gennaro Amitrano a Marina Piccola con al fianco la compagna Marianna Vertecchi, imprenditrice caprese nel settore dell’ospitalità.

Ristorante Gennaro Amitrano

Via Marina Piccola, 120 – Capri – Tel. 081 8378380

Si ringrazia Laura Gambacorta per l’invito al press tour.

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Valeria D'Esposito