Il giornalismo costruttivo nasce dall’esigenza di mettere in luce possibilità e le soluzioni, piuttosto che le sole problematiche relative ad un fatto riportato dai giornali. Rispetto alla professione giornalistica tradizionale, la mission è quella di fornire un approccio differente alla notizia, allo scopo di stimolare ogni volta un dibattito propositivo con i lettori. 

Oggi più che mai in presenza di una difficoltà piccola o grande che sia, abbiamo bisogno di ottenere risposte o soluzioni concrete, ma soprattutto abbiamo necessità di ottenere un’informazione che sia corretta e costruttiva, non solo fredda e fine a se stessa. Recentemente ho seguito un’interessante lezione sul giornalismo costruttivo con una grande esperta del settore: la giornalista Assunta Corbo.

Allo scopo di definire l’obiettivo che si pone chi decide di seguire questa corrente di pensiero, Assunta ha esordito illustrando diversi esempi di informazioni che non mirano a creare risultati concreti. In questo modo ha posto l’accento sulla potenzialità che assume una notizia quando è veicolata attraverso una determinata prospettiva, dimostrando così che le testate, i professionisti e i fotoreporter che hanno sposato questa filosofia con successo, hanno potuto raggiungere in poco tempo nuovi traguardi nell’ambito della comunicazione. 

Lo scopo del giornalismo costruttivo dunque, è quello di generare nuovi punti di vista, cambiando il potere stesso delle notizie in maniera proficua, fornendo occasioni di dibattito e possibilmente uno sguardo al futuro. Il risultato viene raggiunto quando si porta il lettore a pensare che anche in una situazione estrema non è detto che sia tutto perduto.

Come si costruisce una notizia, un articolo o un racconto costruttivo?

  • Prestando attenzione alle emozioni positive della storia
  • mettendo al centro il fruitore delle informazioni
  • ponendo l’accento su tutto ciò che crea speranza e coinvolgimento propositivo.

blog in rete: quarto incontro

Il quarto incontro di Blog in Rete ha visto dunque come protagonista Assunta Corbo con la sua lezione sul Giornalismo Costruttivo

Ricordo che Blog in Rete è un percorso formativo ideato da Giulia Bezzi per il progetto al femminile chiamato LeRosa. Ad ogni nuovo appuntamento racconto qui su Visit Campania l’incontro e il protagonista. 

Il team di formatori professionisti di Blog in Rete impartisce lezioni con l’intento di accompagnare i partecipanti nel percorso di focalizzazione delle potenzialità da sviluppare con i loro blog.

Precedentemente ho parlato degli incontri avuti con:

Anche questa lezione si è rivelata molto stimolante, e ha messo in evidenza le grandi responsabilità che abbiamo in quanto comunicatori. Responsabilità che vengono amplificate dal potere del web, considerato anche che tutti i giorni utilizziamo i media per diffondere news, informazioni ed opinioni.

Grazie a questo incontro ho potuto apprendere e riflettere su alcuni concetti molto interessanti.

Giornalismo Costruttivo

Assunta Corbo ha dato inizio al suo corso sul Giornalismo Costruttivo ricordando i primi (mal)umori che si generarono, tra redattori, editorialisti e reporter, quando i blogger iniziarono ad imporre la loro voce nel sistema della comunicazione.

“Questi ora ci rubano la scena” era il pensiero di molti, salvo poi rendersi conto che i blogger riscuotevano così tanta attenzione perchè, in maniera semplice e inaspettata, riuscivano a dare risposte concrete ai lettori. A differenza dei giornalisti infatti, essi partivano dall’ascolto dei problemi e necessità del pubblico per fornire risposte utili ed esaustive.

Mentre ascoltavo queste considerazioni, il mio pensiero andava ai pionieri del blogging, quelli che fin dagli esordi avevano saputo gettare le basi per poi costruire dei veri e propri imperi nel mondo digitale. In cosa consisteva il loro lavoro? Semplicemente, e mi riferisco al caso di Salvatore Aranzulla, nel pubblicare istruzioni pratiche e tutorial per poter utilizzare nuove tecnologie. Il valore aggiunto è senz’altro quello di aver avuto e messo in pratica questa idea nel momento più opportuno, ovvero quando un po’ tutti iniziavano a volersi collegare e navigare nel nuovo mondo chiamato internet.

Poi Assunta Corbo ha ricordato un caso speciale.

Correva il 1995 quando la stagista Monica Lewinsky veniva travolta dal primo, imponente, attacco mediatico di cyberbullismo della storia. Assunta mi ha fatto riflettere sul fatto che ancora oggi l’immagine più forte rimasta nelle nostre menti legata alla Lewinsky, è quella imposta dallo scandalo denominato sexgate. Su cosa sia successo dopo, e di come Monica sia riuscita in qualche modo a superare lo scandalo e a riprendere le redini della propria vita, non si è acceso nessun faro.

Questo è un esempio perfetto che fa pensare alla dose di responsabilità che hanno o che dovrebbero avere tutti i professionisti dell’informazione, e al fatto che non tutti si adoperino per lavorare con coscienza.

Da qui la nascita del giornalismo costruttivo. Questa corrente si pone l’obiettivo di combattere la disumanizzazione, la violenza, le poche opportunità, e anche il concetto di sopraffazione che sono veicolati da un certo tipo di informazione. Azione che si compie attraverso la comunicazione empatica e l’offerta di spunti di riflessione in una visione risolutiva del problema. Questo affinché le notizie di valore non restino inascoltate dalle testate, e che ci sia onestà e maggiore responsabilità da parte di chi comunica, inducendo il lettore anche a percepire il lato positivo delle notizie.

Spesso leggiamo comunicazioni parzialmente false o volutamente manipolate. Sappiamo che il web pullula di fake news, informazioni costruite al solo scopo di attrarre in maniera morbosa l’attenzione del lettore, o, peggio ancora, che partono dall’intento di instillare una convinzione poco obiettiva o che non rispecchia la realtà dei fatti. Il giornalista costruttivo fa invece la differenza attraverso una comunicazione responsabile. Come? In primis informandosi, se necessario interpellando anche testimoni ed esperti, e infine formulando un messaggio realmente corretto, tale da fornire più sfumature di interpretazione.

Chi è Assunta Corbo

Giornalista e autrice, impegnata nella divulgazione del giornalismo costruttivo, Assunta Corbo ha sempre avuto le idee chiare su cosa volesse fare nella vita, riuscendo brillantemente nel suo intento.

Vanta collaborazioni importanti con diverse testate italiane, tra cui Il Sole 24 Ore, Donna Moderna e Millionaire, e i temi di cui si occupa principalmente sono l’attualità, il turismo e la cultura. Porta avanti dal 2012 un blog personale che si chiama ThatsGoodNewsBlog, mediante il quale divulga la filosofia del Giornalismo Costruttivo.

Valeria D'Esposito