Da non credere! 😨in questa strada lunga quasi un Km dove risiede il più noto mercato alimentare della città, dove si fa fatica a passare in mezzo alla moltitudine di persone vi era una pineta. Il termine “Pignasecca” si rifà ad un’antica leggenda dove un tempo, vi fosse una pineta, grande e fitta, popolata da tantissime gazze. Si narra che il vescovo fece affiggere sul pino più alto una scomunica. Dopo tre giorni dall’evento, la pineta morì. I pini seccarono, le gazze sparirono, lasciando solo una distesa di terra arida e vuota:la Pignasecca.
Ovviamente non poteva mancare la colorita storiellina napoletana: pare che il vescovo si vendicò delle gazze che lo avevano visto a letto con la perpetua ma questo francamente…lo lasciamo alla cronaca rosa del tempo…
La certezza sembrerebbe essere la pineta infatti alle ore16 del 24-10-2013 la Pignasecca perde il suo ultimo albero storico che troneggiava nel suo cuore. Ridotto ad un moncone ancorato nel terreno gli operatori del comune hanno tagliato dei rami e attuato il successivo sradicamento del grande albero di jacaranda (jacache? Fiori viola). Motivazione ufficiale è la messa in sicurezza. Pare che l’arbusto fosse infetto e pericolante per i residenti e per le tantissime persone che passano in questa zona, dalle commesse che raggiungono i negozi della via toledo, i tantissimi studenti di scuole e università (quella di architettura è proprio li vicino), gli impiegati presso i vari uffici e purtroppo anche da qualche ammalato diretto al vecchio Pellegrini.
Ogni 15min circa dalla cima, dove ci sono 3 le fermate di: metro, cumana e funicolare imperversa un fiume di gente che attraversa la discesa. Inevitabile sei trasportato in mezzo a meravigliosi colori di vedute di tripperia, friggitorie, pizzerie (una è gambero rosso), banchi di frutta,di pesce come questa, negozi di abiti, e i cosiddetti tutti a 1€.
Pino Daniele compose “Furtunat ten ‘a rrobba bella” rivolto al tarallaro proprio di questa zona! Ah, in merito all’albero che darebbe un senso al nome Pignasecca Napoli a detta degli operatori, la pianta dovrebbe essere sostituita quanto prima con un esemplare della stessa specie..ad oggi però di cresciuto ci sono solo le bancarelle.
Con questo post diamo il benvenuto a Mario Cavaliere tra gli autori di Visit Campania. Potete seguire Mario su Instagram cercando @mcmathematic
Napoli è unica al mondo. È un misto di sapori, odori, cultura, realtà e fantasia. È una poesia, perché quando la realtà si incontra con la fantasia nasce la poesia.
[…] “Su questo terreno c’era una pineta grande e fitta, popolata da tantissime gazze. Si narra che il vescovo fece affiggere sul pino più alto una scomunica. Dopo tre giorni dall’evento, la pineta morì. I pini seccarono, le gazze sparirono, lasciando solo una distesa di terra arida e vuota: la Pignasecca.”. – https://www.visit-campania.it/pignasecca-napoli-tra-storia-e-leggenda/ […]