Visitare i Campi Flegrei e l’antica città di Bacoli

Spesso gli itinerari turistici dei vacanzieri di tutto il mondo mancano di fantasia. Si tende a scegliere sempre più luoghi popolari, senza preoccuparsi mai di rendere la propria vacanza interessante anche dal punto di vista della “scoperta” dei luoghi. Il viaggio ideale non è solo quello verso le grandi città o verso i più importanti monumenti o, ancora, quello diretto alle località di mare da sogno in cui spesso vacanza fa rima con vanità.

La vacanza che non ti aspetti è quella in cui prendi un libro di storia e una cartina geografica e ti metti a ripercorrere le vie, gli scorci e le città antiche che hanno fatto la storia del mondo.

Tra le mete più indicate per fare questo tipo di esperienza c’è sicuramente l’antica città greco-romana di Bacoli, primo comune a nord ovest della penisola flegrea. Il Parco regionale dei Campi Flegrei, che ingloba le storiche località di Baia, Fusaro, Miseno, Cuma, e Miliscola, è una delle aree più straordinarie che si possano visitare in Italia. Fanno parte dei Campi Flegrei, nonostante siano decentrati rispetto al cratere originario, anche le isole flegree di Ischia, Procida e Vivara.

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I Campi Flegrei hanno un’enorme importanza storica, paesaggistica e territoriale

per numerosi motivi che hanno reso dal XVII secolo al XIX secolo questa parte della Campania meta del Grand Tour, richiamando visitatori da tutt’Europa. Tra questi Goethe, che nel suo Viaggio in Italia ne dà ampia descrizione.

Seppur ridotte rispetto all’epoca antica, ancora numerose sono le sorgenti di acque termali che vi sgorgano. Oltre alle più famose sorgenti termali disseminate in tutta l’isola di Ischia, sulla terraferma invece molto rinomate sono le Terme di Agnano, a carattere soprattutto terapeutico, le Terme Puteolane e infine a Lucrino frequentatissime per relax e terapie sono le “Stufe di Nerone“, dove oltre gli impianti moderni per le immersioni, vi sono le saune che corrispondono agli impianti antichi di epoca romana, e il “Lido Nerone – Lo scoglio“, dove è possibile immergersi nelle acque bollenti in apposite vasche situate sulla spiaggia.

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La zona di Bacoli rappresentava il luogo di soggiorno prediletto dell’aristocrazia romana e di diversi imperatori, che qui venivano per ritemprarsi. Questo il motivo per cui ancora oggi è possibile trovare i resti di lussuose ville e numerosi impianti termali. Continuando il percorso storico degli imperatori, molti personaggi influenti della “Napoli Bene” trascorrono parte delle loro vacanze in questa zona che, come è facile immaginarsi, pullula di hotel vista mare e ristoranti panoramici che si affacciano sul lago Miseno e sul golfo di Pozzuoli. Un esempio tra tutti c’è sicuramente Villa Gervasio, uno dei migliori hotel di Bacoli che racchiude un po’ tutte le caratteristiche che un albergo deve avere in una zona di questa portata storica.

Dove dormire a Bacoli?

Villa Gervasio è una struttura ricettiva che ha subìto uno straordinario lavoro di restauro ad opera dell’architetto Pietro Del Vaglio. Famoso per essere un hotel per matrimoni, ristorante panoramico e albergo vista mare, questa location è stata pensata con una filosofia “osmotica” verso il territorio. “L’acqua è la forza che ti tempra / nell’acqua ti ritrovi e ti rinnovi”: i versi di Eugenio Montale sembrano essere perfetti per raccontare Villa Gervasio e la nuova zona “Calidarium”. Calidario è il diamante più prezioso dell’intera struttura, certamente la sala più sorprendente e dal carattere decisamente unico. Il Calidarium sorge nella parte più antica di Villa Gervasio e ne recupera l’opus romano che si mostra lungo la parete principale della sala. Un omaggio alle thermae romane, a quel calidarium che dei complessi termali era il vero protagonista. La vasca centrale rievoca le splendide piscinae degli antichi Romani che fecero proprio dei Campi Flegrei i luoghi tra i più preziosi del loro impero.

Visitare i Campi Flegrei: la vacanza che non ti aspetti nell’antica città di Bacoli

Continuando il viaggio all’interno della città di Bacoli, consigliamo di visitare “l’antica Misenum“, villaggio sorto in epoca romana, sede dell’importante flotta pretoria dell’imperatore. La spiaggia di Miliscola a tutt’oggi conserva nel suo nome il ricordo degli allenamenti che vi svolgevano i marinai romani (militum schola). Dell’antico villaggio militare si è messo in luce il Sacello degli Augustali, splendidamente ricostruito in un’apposita sala del Museo Archeologico dei Campi Flegrei. Tra i monumenti più rappresentativi resta la Piscina mirabilis, la più grande cisterna nota mai costruita dagli antichi romani, che riforniva di acqua potabile le navi della marina militare romana che approdavano nel porto di Miseno. L’attuale frazione di Miseno è posta ai piedi del promontorio di Capo Miseno che rappresenta l’ultima propaggine di terraferma che racchiude il golfo di Pozzuoli, punta estrema del Golfo di Napoli.

Valeria D'Esposito