Visitare Pompei ed Ercolano almeno una volta nella vita è d’obbligo.

Entrambe, fino al 79 d.C. erano delle città appartenenti al Sacro Romano Impero. Da quell’anno però, la situazione cambiò drasticamente a causa dell’eruzione del Vesuvio: il vulcano ha portato ad una totale distruzione delle due città e di conseguenza all’uccisione di tantissima gente. Nel corso degli anni, numerosi archeologi e studiosi si sono interessati di riportare alla luce le rovine di Pompei ed Ercolano ed oggi queste località vengono visitate da tantissimi turisti provenienti da ogni parte del mondo.

Cosa vedere a Pompei

Cosa vedere a Pompei ed Ercolano

Cosa vedere a Pompei ed Ercolano

Gli scavi sono la testimonianza lampante del tragico evento passato. I resti si possono trovare in diversi punti della città che un tempo erano le sedi principali di tradizioni, eventi e tanto altro ancora. Una volta giunti a Pompei, dovreste assolutamente visitare:


– Il Santuario. Esso è il luogo di culto cattolico per eccellenza di questa città che però risale al XIX secolo. Antonio Cua è l’ideatore di questa bellissima struttura che nel corso degli anni ha subito alcuni “restyling” per ragioni di spazio (occupava un’area più piccola rispetto ad oggi). Ogni anno, milioni di pellegrini visitano la Basilica, in occasione della “Supplica alla Madonna di Pompei”, una pratica devozionale celebrata in due diversi periodi dell’anno: la prima settimana di ottobre e l’8 maggio.
L’Anfiteatro. Risalente al periodo a.C., questa struttura è forse una delle più antiche al mondo. Pur appartenendo all’Impero Romano, essa presenta un’arena differente dai comuni anfiteatri, ossia priva di sotterranei. E’ possibile trovarla nella zona degli scavi archeologici, più precisamente al termine della Via dell’Abbondanza.
Casa di Menandro.  Un edificio che presenta una serie di decorazioni murarie, dipinti e mosaici aventi come temi principali la guerra di Troia e le scene di caccia. Secondo alcuni studiosi, sembra che la casa in quel periodo appartenesse ad una famiglia ben agiata. La denominazione invece, è dovuta al ritrovamento di un affresco del commediografo latino Menandro.
Casa del Fauno. Non si sa bene a chi appartenesse ed il nome fa riferimento ad una statuetta del fauno danzante ritrovata all’interno. Essa presenta numerose stanze, tutte un tempo dedicate ad attività di svago e forse anche di commercio, in quanto si possono notare due aree comunicanti tra loro attraverso delle ex botteghe.
La Villa dei Misteri. Si tratta di un’antica casa romana situata a qualche km dagli scavi archeologici. Si chiama così in quanto sono stati ritrovati diversi resti che fanno pensare ad un passato glorioso: molto probabilmente era la sede di una rinomata famiglia patrizia. Nelle camere, è possibile trovare una serie di affreschi che hanno generato diverse teorie sui significati nascosti.
E per rendere il clima ancor più suggestivo,  da luglio a fine agosto, è stato realizzato un progetto chiamato “Una notte a Pompei”, che ha permesso ai turisti di visitare gli scavi sotto un magnifico gioco di luci e suoni che simulavano la vita quotidiana di un tempo.

Cosa vedere ad Ercolano

Visitare Pompei ed Ercolano

Visitare Pompei ed Ercolano


Dal nome è facilmente intuibile che questa città fa riferimento ad uno degli eroi più imponenti della Magna Grecia, ossia Ercole.
Anch’essa come Pompei ha subito l’invasione dei Romani, e fu denominata Resina, ma a livello di estensione è molto più piccola e di conseguenza, facilmente visitabile in poco tempo. Sebbene sia stata anch’essa vittima dell’eruzione del Vesuvio, Ercolano presenta un sito archeologico in ottime condizioni. Il numero dei morti qui è stato minore, sia perché era meno popolata, sia perché alcune persone erano riuscite a fuggire altrove. Percorrendo l’area degli scavi, vi potrete accorgere delle seguenti attrazioni:


La Basilica Noiana. Risalente al periodo Augustiano, non è stata ancora interamente riportata alla luce e proprio per questo non è facile comprendere pienamente la mappa originaria e dunque la sua tipologia di struttura. All’interno di essa sono state trovate statue, affreschi, colonne e tunnel in stile borbonico. E’ ancora oggetto di studio, grazie ad un progetto avviato nel 2003 dalla “Herculaneum Conservation”.
Il MAV. Il Museo Archeologico Virtuale, che attraverso delle installazioni multimediali racconta in maniera dettagliata il passato di Ercolano e la vita quotidiana del periodo pre-distruzione.
Le Terme del Foro. Un complesso termale che al suo interno presenta diverse stanze, forse un tempo sedi di case e botteghe. Non si ha avuto modo di scoprire granché a riguardo e proprio per questo son state effettuate numerose campagne d’indagine.
– Altri elementi del periodo Augustiano e greco, come il Teatro, il Collegio degli Augustali, la Casa D’Argo, la Casa dello Scheletro ed il Thermopolium, un ex luogo di ristoro dove è situata la rinomata Taberna di Priapo.

Sono tanti i resti del passato presenti ad Ercolano: anche qui, come a Pompei è stato possibile visitare gli scavi di notte a soli 2 euro: questa bellissima iniziativa, presente da luglio ad ottobre prevede una passeggiata in una serie di percorsi illuminati nella zona archeologica e presso il Museo Archeologico Virtuale.


Come raggiungere Pompei ed Ercolano?


Come arrivare a Pompei: se decidete di optare il treno, è possibile prendere due tipi di Circumvesuviana, direzione Napoli- Sorrento e fermarsi alla fermata “Pompei Villa dei Misteri” o direzione Napoli- Poggiomarino e fermarsi alla fermata “Pompei Santuario”. E’ possibile inoltre partire dalla stazione di Pompei, appartenente alla tratta Napoli – Salerno, che dispone anche di autobus (basta prendere da Salerno la linea 4 interurbana e scendere a Pompei).​
Come arrivare ad Ercolano: per questa destinazione, si può scegliere tra la Circumvesuviana (direzione Ercolano scavi) e la linea Trenitalia Napoli- Portici Ercolano o semplicemente Napoli- Ercolano.
Se invece viaggiate in auto, vi basta prendere l’autostrada A3 Napoli- Salerno e durante il tragitto troverete una segnaletica sia per Pompei che per Ercolano.
L’ultima alternativa è la migliore, perché vi consente di viaggiare anche con i vostri amici a quattro zampe, che sono ammessi in entrambe le sedi archeologiche ma devono essere di piccola taglia, dotati di guinzaglio e soprattutto tenuti in braccio se si visitano gli interni di alcuni edifici.
Se siete amanti del turismo archeologico inoltre, non dimenticate di Visitare il Parco Archeologico dei templi di Paestum. Da non perdere!

Valeria D'Esposito