Benevento è una città posizionata nell’entroterra campano, circondata di bellezze naturalistiche e ricca di storia, cultura ed eccellenze eno-gastronomiche. In passato è stata città sannitica, romana, longobarda e poi pontificia. Ogni epoca ha lasciato eredità storiche, architetture stratificate e testimonianze importanti,  che ancora oggi rappresentano i segni distintivi della sua sfera culturale.

Visitare Benevento e dintorni: Monumenti e Luoghi di interesse culturale

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Visitare Benevento: l’Arco di Traiano

Fra le cose da vedere a Benevento, tappa obbligata è senza dubbio l’Arco di Traiano.

Si tratta di un Arco celebrativo, eretto nel 114 in onore dell’imperatore Traiano, ed è situato sulla strada che porta il suo stesso nome, ovvero via Traiana. Oggi l’opera si presenta complessivamente integra, risultando uno degli archi meglio conservati in tutta Italia. Alto più di 15 metri e largo quasi nove, è ricco di decorazioni scultoree che rappresentano i trionfi imperiali e gli antichi sacrifici. 

Nei pressi del monumento si trova anche la casa natale del famoso medico campano Giuseppe Moscati, particolarmente amato nella nostra regione.

Passiamo poi al Duomo di Benevento. Consacrato nel 780, è il principale luogo di culto della città. Nonostante abbia subito i pesanti bombardamenti della II Guerra Mondiale, l’edificio sacro ha una facciata ancora quasi del tutto integra. Pregevole il campanile, composto di marmi romani e, curiosamente, ben più antico del Duomo stesso, dato che la sua costruzione risale al Duecento.

Padre Pio di Pietrelcina fu sacerdote del Duomo di Benevento nel 1910.

Chiostro di Santa Sofia

Altra opera religiosa assolutamente da visitare a Benevento, è la Chiesa di Santa Sofia. L’edificio di culto venne eretto nel 760 dalla popolazione longobarda, e ad oggi rappresenta uno degli esempi di architettura altomedievale meglio conservati d’Italia. La pianta è ad esagono centrale, il che, considerata l’epoca nella quale fu eretta la chiesa, risultò del tutto innovativo e originale. Nell’ex monastero adiacente alla chiesa si trova una collezione di tele del ‘500 e del ‘600.

Il Castello di Benevento, noto anche col nome di Rocca dei Rettori, è un’altra costruzione di pregio da vedere a Benevento. Nato come fortezza difensiva, divenne prima monastero e in seguito dimora dei Rettori del Papa (e da qua il suo nome). Questo castello splendido come tutte le fortezze si trova nella parte più elevata della città, a dominare il centro storico.

La città di Benevento oltre alle bellezze storiche ed alla presenza di un centro tranquillo e piacevole, è anche meta rinomata per il turismo culturale. Durante la stagione estiva infatti, Benevento ospita tante feste tradizionali e folcloristiche, commemorando l’epoca longobarda con la festa medievale che si svolge annualmente e coinvolge gran parte della città.

Per visitare Benevento inoltre, da non farsi sfuggire è l’Hortus Conclusus. Un‘installazione d’arte di  Domenico Paladino, realizzata nel 1992 insieme all’architetto Roberto Serino, all’architetto Pasquale Palmieri e al lighting designer Filippo Cannata. L’Hortus Conclusus si trova in uno degli orti del Convento di San Domenico, dove vengono presentate diverse opere artistiche, dal significato simbolico, religioso, mitologico, culturale.

Il Teatro Romano di Benevento

Visitare Benevento: il Teatro romano

Riportato alla luce solo nel secolo scorso, l’anfiteatro romano di Benevento venne edificato sotto l’imperatore Adriano e terminato sotto Caracalla. Si tratta di un teatro molto grande, che inizialmente poteva ospitare circa 15.000 persone.

Oggi il Teatro è uno dei fiori all’occhiello del patrimonio monumentale  di Benevento, ed è ben conservato, grazie soprattutto ai numerosi interventi di restauro eseguiti.

Tempio di Iside

Due obelischi “raccontano” la presenza di un grandioso tempio dedicato alla dea Iside, oggi scomparso, ma di cui sono stati ritrovati molti reperti conservati per la maggior parte nel Museo del Sannio.

Visitare Benevento: il Museo del Sannio

Sorge accanto alla chiesa di Santa Sofia, e conserva importanti testimonianze della storia sannita. Qui si può ammirare una raccolta di reperti egizi, seconda in Italia solo a quella presente al Museo Egizio di Torino.

Cultura beneventana: le Janare e la Città delle Streghe

Non si può visitare Benevento senza conoscerne i tratti distintivi. La città infatti, come molti sanno, è anche nota col nome di “città delle streghe”, a causa di una famosa leggenda.

Si narra che alcune donne “sacerdotesse” avevano l’abitudine di riunirsi attorno ad un grande noce nelle notti tra il sabato e la domenica, per dare vita ad un sabba demoniaco fatto di banchetti, balli e canti. Si narra anche che le streghe raggiungessero il luogo in volo, a cavallo di scope, dopo essersi unte con un unguento miracoloso che, oltre a dar loro la capacità di volare, le rendeva invisibili.
Le donne erano assai temute, in quanto avrebbero avuto il potere di causare aborti e deformità nei neonati, oltre ad avere la capacità di passare sotto le porte.

A porre fine a questo fenomeno intervennero gli inquisitori, che torturarono e mandarono al rogo molte donne accusate di stregoneria.

Tutti i verbali di quei processi vennero distrutti al termine di quella che divenne una terribile e sanguinosa “caccia alle streghe”, sia per non accrescere umori anti clericali nel popolo, sia per non riportare luce sul mito della strega.

Maleventum e Beneventum

La città che costituiva un florido centro del Sannio meridionale è legata al famoso episodio delle Forche Caudine del 321 a.c., quando nell’ambito delle guerre sannitiche divenne teatro dell’imboscata e della resa dei Romani. Pare che a seguito di tale episodio venne coniato il nome di “Maleventum”, che venne poi cambiato dagli stessi Romani quando sconfissero Pirro, ritenendo Beneventum un nome che avrebbe dovuto rappresentare la ‘buona sorte’ di questo territorio

Enograstronomia: Vini del Sannio e tipicità di Benevento

Visitare Benevento significa anche fare un viaggio sensoriale nei sapori, visto che la zona è innanzitutto terra di eccellenti vini campani, tra cui ricordiamo: Falanghina, Barbera, Solopaca, Coda di Volpe, Aglianico, Piedirosso.

Fra i piatti tipici da degustare a Benevento spiccano gli ammugliatielli: interiora di agnello rilegate e cotte alla griglia, con peperoncino, prezzemolo, e aglio. 

Altro piatto forte del luogo è la cosiddetta zuppa delle streghe, che consiste in una minestra di verdure miste, arricchita da formaggi e tocchetti di pane tostato.

Una menzione d’onore va ai prodotti del liquorificio Strega e dell’azienda dolciaria Alberti.

Veri e propri tesori prodotti nel nostro territorio, ai quali si accosta il tributo alla cultura dato dal Premio Strega, celebre riconoscimento istituito nel 1947, all’interno del salotto letterario di Maria e Goffredo Bellonci a Roma, con il contributo di Guido Alberti, proprietario della casa sovracitata.

Cosa vedere nei dintorni di Benevento

Telese Terme. Lo stabilimento termale di Telese è situato all’interno di un bel parco verde ed è una vera oasi di tranquillità, è noto per le acque solfuree e curative ed è accreditato presso il Servizio Sanitario Nazionale.

Il parco di Telese Terme dispone di due piscine di acqua termale sorgiva, denominate Goccioloni e Pera, particolarmente indicate per le patologie dermatologiche, mentre la terza piscina termale si trova in spazi adibiti del Grand Hotel Telese, ed è utilizzata principalmente per attività di riabilitazione neuro-motoria e per percorsi vascolari.
Per accedere alle cure termali è sufficiente la ricetta rilasciata dal medico di famiglia.

Laghi da visitare in Campania: Lago di Telese, foto via ilquaderno.it

Se siete amanti della natura incontaminata potete dedicare una giornata al Lago di Telese, luogo tranquillo e molto apprezzato dai visitatori.

Pietrelcina e la casa natale di San Pio

Sant’Agata de’ Goti, uno dei borghi più belli d’Italia.

giardino segreto airola caserta

giardino segreto di airola

Il Giardino Segreto di Airola , un parco che assicura un’esperienza sensoriale a tutto tondo tra colori e odori della natura dove nulla é lasciato al caso. Si snoda in quattordicimila metri quadri, e dà dimora a 16.000 piante e 300 animali provenienti da 53 paesi.

Valeria D'Esposito